Disfunzioni sessuali

Divisore

La sessualità è il luogo del contatto, della relazione con l’altro e con sé stessi per eccellenza. Nel campo della sessualità entrano in gioco i temi della fiducia, del rapporto con il proprio corpo, della capacità di lasciarsi andare, di essere all’altezza. I disturbi sessuali di natura psichica sono caratterizzati da dinamiche interne, vissuti personali o relazionali che vanno ad interferire negativamente sulla possibilità che l’incontro con l’altro si concluda positivamente. Tra esse, possiamo citare: la presenza di “divieti interni” e sensi di colpa che impediscono di lasciarsi andare al piacere, la difficoltà a rilassarsi e abbandonarsi alle sensazioni corporee, la paura di fidarsi dell’altro, il timore del rifiuto e la paura dell’insuccesso (ansia da prestazione), problematiche individuali legate all’ansia, allo stress, al nervosismo, disturbi dell’umore che impediscono le normali dinamiche fisiche e psichiche del contatto sessuale, credenze e falsi miti che si frappongono come barriera a un contatto soddisfacente.

disfunzioni sessuali - Gaetano, Massimo Barrale - Psicologo e Psicoterapeuta PalermoUna disfunzione sessuale è caratterizzata da un’anomalia del processo che sottende il ciclo di risposta sessuale, o da dolore ad esso associato. Per ciclo di risposta sessuale si intendono le quattro fasi (consecutive e necessarie l’una all’altra) che compongono il funzionamento sessuale dell’individuo, dal desiderio alla soddisfazione. Queste fasi sono:

  • Desiderio: consiste in fantasie sull’attività sessuale e nel desiderio di praticarla.
  • Eccitazione: questa fase consiste in una sensazione soggettiva di piacere sessuale e nelle concomitanti modificazioni fisiologiche.
  • Orgasmo: picco di piacere sessuale con allentamento della tensione sessuale.
  • Risoluzione: consiste in una sensazione di rilassamento muscolare e di benessere generale.

I disturbi della risposta sessuale possono verificarsi in una o più di queste fasi.

Quando ad essere disturbata è la fase del desiderio possono comparire i disturbi del desiderio sessuale, ovvero il desiderio ipoattivo o l’avversione sessuale. Nel Disturbo da Desiderio Sessuale Ipoattivo (più comunemente noto come “calo del desiderio sessuale”) vi è scarsa motivazione a ricercare stimoli a causa di un’insufficienza o assenza di fantasie sessuali e del desiderio di attività sessuale. Chi ne soffre solitamente non inizia un’attività sessuale (non prende l’iniziativa) , oppure può parteciparvi, ma riluttante, quando l’iniziativa è presa dal partner. Invece nel Disturbo da Avversione Sessuale si mette in atto un vero e proprio evitamento del contatto sessuale. Si sperimenta ansia estrema, disgusto o paura nei confronti di un aspetto specifico della sessualità o di qualsiasi stimolo sessuale.

I disturbi che possono nascere in relazione alla seconda fase, ossia quella dell’eccitazione, sono nell’uomo il disturbo dell’erezione e nella donna il disturbo dell’eccitazione. Nel primo caso, il Disturbo dell’erezione maschile o Impotenza, l’uomo sperimenta l’incapacità di mantenere una adeguata erezione necessaria al compimento del rapporto sessuale. Può essere “primario”, nel caso in cui la persona in oggetto non sia mai riuscita a raggiungere una erezione soddisfacente, o secondario, nel caso in cui l’impotenza sia sopraggiunta in seguito. Può manifestarsi sin dal principio del rapporto, oppure  può esserci una buona erezione che svanisce al momento della penetrazione o una erezione che permette la prenotazione ma non riesce ad essere mantenuta. Può comparire in relazione a una specifica persona, il partner, o essere generalizzato a tutte le esperienze sessuali. La masturbazione e le erezioni mattutine non sono compromesse, avvalorando la presenza di cause psicologiche del disturbo in questione. Posto che episodi sporadici possono essere considerati del tutto normali, il disturbo può essere considerato tale quando compromette in maniera significativa la persona e/o la coppia. Il Disturbo da Erezione può essere collegato a ridotte sensazioni di piacere e eccitazione oltre che a sensazioni di paura, ansia rispetto alla prestazione, blocchi psicologici, bassa autostima, paura del fallimento, tensioni e malumori all’interno della coppia, paura del piacere e delle proprie sensazioni ed emozioni, stress.

Il Disturbo dell’Eccitazione Femminile è caratterizzato dall’incapacità di raggiungere un adeguato livello di eccitazione (e dunque di lubrificazione) che permetta la conclusione del rapporto sessuale. Anche questo, può essere primario (ove non sia mai stata raggiunta l’eccitazione con nessun partner e in nessuna situazione) o secondario (se il problema è sorto in seguito a esperienze precedenti in cui si sia sperimentato un minimo di eccitazione). Può accadere che sia associato al Disturbo dell’Orgasmo, ma accade anche che la donna possa sperimentare la reazione orgasmica anche in assenza di lubrificazione. Le donne che sperimentano tale disturbo non vivono la sessualità come un’esperienza piacevole, ma come un qualcosa di doloroso e angosciante. Anche qui, i vissuti personali, la storia familiare, esperienze traumatiche, conflitti non espressi col partner o col “maschile” in generale, bassa autostima, paura di fidarsi e lasciarsi andare possono stare alla base della comparsa e cronicizzazione di tali difficoltà.

Nella terza fase, quella dell’orgasmo, per la donna troviamo il disturbo dell’anorgasmia o frigidità mentre nell’uomo il disturbo più frequente è quello dell’eiaculazione precoce. Nel Disturbo dell’Orgasmo Femminile (Anorgasmia) l’orgasmo risulta inibito nonostante si riescano a provare sensazioni piacevoli durante il rapporto ed il livello di lubrificazione risulti adeguato. Anche questo disturbo ha cause psicologiche.

La caratteristica dell’Eiaculazione Precoce è la persistente o ricorrente insorgenza di orgasmo ed eiaculazione a seguito di una minima stimolazione sessuale prima, durante o subito dopo la penetrazione, e prima che il soggetto lo desideri. La maggior parte dei maschi con questo disturbo possono ritardare l’orgasmo durante la masturbazione per un tempo notevolmente più lungo che durante il coito. Tipicamente viene osservata in uomini giovani, ed è presente fin dai loro primi rapporti sessuali. Tuttavia può presentarsi anche dopo un periodo di funzionamento adeguato. In quest’ultimo caso, qualora non vengano riscontrate cause organiche, il contesto è spesso quello di una diminuita frequenza dell’attività sessuale, di intensa ansia da prestazione con un nuovo partner, o di una perdita di controllo sull’eiaculazione collegata ad una difficoltà a mantenere l’erezione.

Esistono anche i disturbi sessuali collegati al dolore, come il Vaginismo e la Dispareunia.

La Dispareunia si manifesta con un dolore genitale associato al rapporto sessuale. Sebbene si presenti più comunemente durante il coito, essa può anche insorgere prima o dopo il rapporto. Il disturbo può verificarsi sia nei maschi che nelle femmine. In quest’ultime il dolore può essere descritto come più superficiale o come profondo.

Il Vaginismo è caratterizzato da una contrazione involontaria dei muscoli della vagina quando si entra in contatto con i genitali maschili (ma anche quando si tenta la penetrazione vaginale con le dita, con tamponi, con lo speculum). Quando non ha cause fisiologiche ha una chiara natura psicologica. Le risposte sessuali quali il desiderio, l’eccitazione, il piacere e la capacità di orgasmo (clitorideo) rimangono invariate se non viene tentata la penetrazione. Il vaginismo può essere permanente se presente sin dall’inizio dell’attività sessuale, acquisito quando compare in seguito, a volte a causa di un trauma o di una condizione medica generale. Questa condizione può limitare lo sviluppo di relazioni sessuali e compromettere le relazioni in corso. E’ indubbio che tale disturbo causi un disagio emotivo profondo e intenso e difficoltà relazionali nel rapporto col “maschile” o nei rapporti di coppia col partner.

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